Fischi, ronzii, rumori pulsanti, fruscii: sono queste le varie sensazioni che le persone descrivono quando devono spiegare quei rumori che si presentano per lunghe ore e rappresentano una costante fonte di fastidio.
Questo genere di disturbo dell’orecchio, che può riguardare un solo lato o entrambi, è definito in medicina acufene ed è caratterizzato da questo suono sibilante che si presenta senza alcun motivo evidente. Secondo le ricerche nel settore, una persona su due ha avuto almeno una volta questa sensazione e 1 persona su 5 dichiara di sentire spesso fischi. È quindi un disturbo piuttosto frequente.
Cos’è l’acufene e come si riconosce
Un conto è sentire un fischio, un conto è sentirlo per lunghe ore e stressarsi per questo. In alcuni casi l’acufene, questo rumore che molta letteratura medica definisce “fantasma” perché non proviene da nessuna fonte sonora reale, diventa cronico ed impatta in modo significativo sulla vita quotidiana impedendo alle persone di avere un dialogo normale, di risposare in modo soddisfacente e di concentrarsi nelle varie attività.
In definitiva, l’acufene è un po’ più di un semplice fischio, è un vero e proprio disturbo dell’orecchio. Presenta molte varianti: si avvertono volumi e tonalità diversi quindi il livello di fastidio è del tutto personale e può riguardare un lato della testa o dare la sensazione di provenire dal centro, se è bilaterale. Può essere costante o transitorio.
In tutte le sue varianti sintomatologiche, l’acufene viene diagnosticato dal medico otorino o audiologo non tanto perché lui possa sentirlo, dato che il rumore in realtà non c’è, quanto ad esclusione di tutta una serie di differenti patologie o stati infiammatori che potrebbero alterare la normale morfologia dell’orecchio.
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Acufene, cause e correlazioni
La medicina non definisce con esattezza le ragioni o cause per cui a un certo punto si presenta questo disturbo ma le ricerche hanno constatato che ci sono delle correlazioni con altri sintomi a carico dell’apparato uditivo.
L’acufene può presentarsi dopo un trauma da rumore, cioè l’esposizione a un violento rumore improvviso oppure a un rumore meno intenso ma per un tempo prolungato ed è spesso concomitante a una perdita uditiva, cioè una ipoacusia. Proprio per questo motivo, spesso viene richiesto anche l’esame audiometrico cioè la misurazione della capacità percettiva, ritenendo l’acufene l’espressione sintomatica di una perdita uditiva.
Gli studi indicano che su 400 pazienti con acufene, circa il 40% presenta correlazione tra ipoacusia e acufene.
Soluzioni possibili, come curare il rumore nell’orecchio
Se i rumori nell’orecchio sono generati da patologie o stati infiammatori, a seconda del parere del medico potranno essere trattati con farmaci e cortisone. Abbiamo dedicato alle terapie dell’acufene degli approfondimenti specifici:
Di certo, prima ci si attiva in caso di acufene persistente migliori saranno le possibilità di correggerlo senza che il disturbo si trasformi in vera e propria sofferenza e condizioni la tua vita.Il consiglio che posso darti da esperto è di fare subito un controllo audiometrico in un centro Dimensione Udire.
Perché fare subito un esame audiometrico?
Quasi per uno scherzo del destino, spesso accade che la tonalità del fischio nell’orecchio viaggi sulla stessa frequenza della perdita uditiva, quindi, correggendo la perdita uditiva con una protesi acustica (il famoso apparecchio acustico) di solito si riesce ad attenuare il fischio e anche, nei casi più fortunati, ad azzerarlo. L’apparecchio acustico infatti, con un programma in grado di amplificare correttamente i suoni in ingresso e correggere i deficit permette di migliorare la percezione mascherando quel ronzio.
Per sapere se questo è anche il tuo caso, prenota un controllo. Nel frattempo, inizia a prenderti cura della salute del tuo udito e scarica questa guida gratuita. Clicca qui sotto per ricevere il pdf e leggerlo quando vuoi.
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