icone dimensione udire
12 maggio 2021 | 2 MIN.

Ipoacusia neurosensoriale, la cura dei problemi dell’udito

Perché a un certo punto non si sente più bene? Gran parte delle persone dopo i 60 anni ha a che fare con l’ipoacusia neurosensoriale ma pochi sanno che questo cammino inizia almeno dieci anni prima. A 50 anni succede qualcosa.

Cos’è l’ipoacusia sensoriale e quali sono i sintomi

Ci sono varie forme di ipoacusia, cioè di perdita uditiva, classificate a seconda del tipo di problema: alcune sono reversibili, altre no. L’ipoacusia neurosensoriale è una tipologia.

DEFINIZIONE: si parla di ipoacusia neurosensoriale o percettiva quando è dovuta a problemi alle strutture dell’orecchio interno, interessa le cellule ciliate che smettono di trasmettere i suoni o interessa il nervo acustico il quale non è più in grado di trasmettere al cervello gli impulsi nervosi in modo efficiente.

Per quanto riguarda la sintomatologia, l’ipoacusia neurosensoriale è particolarmente subdola, perché si insinua lentamente e gradualmente. È impercettibile fino al giorno in cui ci si rende conto di alzare fuori modo il volume della tv, non comprendere le parole dei bambini o di non sentire le voci acute femminili e spesso sono gli altri a farcelo notare, i familiari o i colleghi di lavoro. Ad aggravare il quadro generale, questo percorso degenerativo va avanti anni e non è reversibile.

Un’altra caratteristica peculiare è che mentre una perdita trasmissiva può riguardare un solo orecchio, una ipoaucusia neurosensoriale è solitamente bilaterale quindi colpisce entrambe le orecchie.

Ipoacusia neurosensoriale: chi colpisce

Questo specifico tipo di perdita uditiva è tipica dell’avanzare dell’età e colpisce prevalentemente le persone non più giovani, tuttavia esistono casi in cui si presenta in persone giovani solitamente per colpa di patologie, di esposizioni a rumori (ad esempio in ambienti lavorativi) o di problemi congeniti.

Gli esami da fare per individuare precocemente la perdita uditiva

Gli esami più frequenti sono: 

  • Esame audiometrico tonale, che consiste nel far udire dei suoni attraverso le cuffie;
  • Esame audiometrico vocale: si inviano in cuffia delle liste di semplici parole che il paziente deve ripetere;
  • Esame dell’orecchio interno.

A chi rivolgersi

Le figure professionali che sono abilitate a individuare una perdita uditiva e correggerla sono l’otorino, l’audiologo, l’audiometrista e l’audioprotesista.

Il ruolo dei centri per l’udito

Nei centri per l’udito Dimensione Udire puoi prenotare il controllo gratuito. Si tratta di centri con oltre 30 anni di esperienza e in grado di individuare perdite precoci e programmare un percorso riabilitativo basato sul dialogo tra paziente e audioprotesista.

Correzione dell’ipoacusia neurosensoriale

Le ipoacusie neurosensoriali legate all’età generalmente non sono reversibili. Però individuarle precocemente e correggerle nel più breve tempo possibile aiuta a ridurre i tempi di riabilitazione. Il ricorso all’apparecchio acustico prima dell’età considerata “avanzata” non deve più essere un tabù. La tecnologia ha fatto passi da gigante e gli apparecchi acustici oggi sono molto più discreti e impercettibili.

La perdita dell’udito legata all’invecchiamento è progressiva e inizia molto prima dei 60 anni, per questo è consigliato fare controlli audiometrici regolari a partire dai 50 anni. Anche per l’udito la “diagnosi precoce” è importante per individuare il problema ed evitare che peggiori. Con il tempo infatti si perde la memoria uditiva cioè la capacità di percepire proprio i suoni. In parole più semplici e concrete, il cervello tende a dimenticare – eliminando dalla sua memoria – i suoni che non vengono più percepiti. Anche se dovessero tornare ad essere percepiti con un apparecchio acustico, non verrebbero più riconosciuti dal cervello.

Il prossimo passo è scaricare questa guida che contiene capitoli dedicati all’ipoacusia neurosensoriale e spiega quali sono i passi da fare. Così sarai consapevole per te stesso o per un tuo familiare sul percorso da fare. Clicca qui sotto per ricevere gratis la tua copia direttamente sull’e-mail.

scarica la guida gratuita

TOPIC: Ipoacusia

Scritto da Matteo Gnocco

Laureato in Tecniche Audioprotesische all’università degli Studi di Padova. Insieme al team di tecnici specializzati di CRAI Spa, mi occupo della ricerca e sviluppo di nuovi dispositivi per proteggere l’udito delle persone in ambienti e contesti rumorosi.

è stato interessante? Lasciaci un commento

Rimani aggiornato!

Articoli correlati

20-10-2021 | 2 MIN.

Non sento da un orecchio: cosa posso fare

Accorgersi di una perdita uditiva non è così scontato. Solitamente le perdite sono graduali e quasi impercettibili e chi viene colpito non ne ha immediata consapevolezza. Se invece da un momento all’altro ti ...
13-10-2021 | 2 MIN.

Ipoacusia improvvisa: problemi sintomi e soluzioni

Può succedere, a un certo punto ti rendi conto di non sentire più bene. Questa consapevolezza avviene in due modi: o improvvisamente, oppure gradualmente fino a quando i sintomi non sono più trascurabili e ...
25-08-2021 | 2 MIN.

Cause sordità: che cosa provoca l'abbassamento dell'udito

La sordità viene comunemente associata alla completa privazione dell’udito. In realtà, raramente l’ipoacusia è una condizione totale: nella maggior parte dei casi è parziale o comunque presenta diversi livelli di ...