Può succedere, a un certo punto ti rendi conto di non sentire più bene. Questa consapevolezza avviene in due modi: o improvvisamente, oppure gradualmente fino a quando i sintomi non sono più trascurabili e condizionano il modo in cui svolgi le tue attività quotidiane. In questo articolo approfondiamo il tema dell’ipoacusia improvvisa, definiamo cos’è e come si può curare.
Cos’è l’ipoacusia improvvisa
Nella percezione comune le persone tendono a descrivere l’ipoacusia come una ridotta capacità di sentire, con riferimento soprattutto alle voci delle altre persone. In sostanza ci si rende conto di non riuscire più a seguire le conversazioni oppure di chiedere continuamente "Puoi ripetere che non ho capito?", "Non sento cosa stai dicendo, parla più forte" oppure "Sposta la mascherina che non capisco quello che dici".
Al di là delle sensazioni soggettive però, l’ipoacusia improvvisa ha una classificazione medica specifica che comporta una perdita uditiva superiore ai 30 dB, con tre o più frequenze colpite e che si instaura nell'arco di 24-72 ore.
Ipoacusia improvvisa: i sintomi
Per fare un paragone riconducibile alle sensazioni che possiamo comprendere, una perdita tale (cioè superiore ai 30 dB, con tre o più frequenze colpite) comporta la percezione della normale conversazione come se fosse un bisbiglio. A questo si possono abbinare altre condizioni o sintomi come fischi e ronzii nelle orecchie oppure ancora un senso di occlusione o pienezza all'interno dell’orecchio.
Schematizzando, tra i sintomi dell'ipoacusia ci sono:
- Difficoltà a comprendere il parlato, specie in gruppo con tante voci e suoni che si sovrappongono
- Percezione dei suoni come se fossero "ovattati", più deboli o lontani
- Difficoltà a seguire le conversazioni in presenza di rumori nel contesto
- Vertigini e nausea
- Fischi o ronzii all’orecchio
- Necessità di alzare il volume della tv o dei dispositivi come smartphone
Come curare l’ipoacusia improvvisa
Quando si nota un sintomo tra quelli elencati sopra oppure una condizione diversa dalla normalità è sempre opportuno fare un controllo. Fatta propria questa regola d’oro, nel caso specifico dell’ipoacusia improvvisa le terapie possibili dipendono da ciò che ha causato la perdita uditiva.
Il medico indagherà le cause della perdita uditiva per capire come procedere: tappo di cerume, traumi acustici (magari in seguito all'esposizione a rumori), malattie, effetti collaterali di farmaci assunti per curare altre patologie. Nella pratica clinica, tra le cure per l’ipoacusia improvvista è prevista la somministrazione di farmaci come steroidi, antivirali, vasodilatatori o trattamenti come l’ossigeno iperbarico: la scelta tra questi dipende dal medico e dall'esito della visita audiologica.
Infine, va precisato che sul web si trovano fantomatiche soluzioni a base naturale che prevedono l’assunzione di menta, curcuma o aglio come cura naturale per l’ipoacusia improvvisa ma è assolutamente sconsigliato introdurre qualsiasi cosa nelle orecchie senza averne le competenze perché danneggiando le delicatissime strutture interne dell’orecchio si può passare da una condizione di ipoacusia temporanea a una sordità irreversibile.
Come rigenerare le cellule ciliate?
Molte persone si chiedono, e chiedono ai professionisti, quali trattamenti o farmaci possono rigenerare le cellule ciliate. Le cellule ciliate sono tra i "protagonisti" del sistema uditivo perché, in combinazione con gli altri organi dell’orecchio, hanno il compito di trasformare le onde sonore in impulsi elettrici che poi vengono interpretati dal cervello. Giocano quindi un ruolo essenziale per sentire.
Se queste vengono danneggiate, come può avvenire anche in conseguenza all’esposizione al rumore (prolungata nel tempo oppure anche breve ma forte) purtroppo non c’è modo di rigenerarle. Non esiste alcun trattamento per ripristinare le cellule ciliate perse e l’unico modo di ripristinare la funzionalità uditiva in caso di danni a queste strutture è ricorrere all’apparecchio acustico.
Come risolvere l’ipoacusia e far ritornare l’udito
Non è detto che una ipoacusia improvvisa sia irreversibile. In alcuni casi può risolversi spontaneamente nell’arco di alcune ore e tornare alla normalità entro 24 ore. In altri casi la sordità persiste alcuni giorni o settimane e in altri ancora i danni riportati all’orecchio non sono risolvibili e bisogna intervenire con una protesi acustica per recuperare la capacità di sentire in modo soddisfacente i suoni e i rumori che ci circondano.
I tempi di recupero dopo l’ipoacusia improvvisa, quindi, non sono affatto certi. La guarigione può dipendere da diversi fattori, tra cui l’età della persona colpita, la gravità del deficit e l’intervallo di tempo che passa tra l’insorgenza del sintomo e il trattamento prescritto o effettuato dal medico.
Prendersi cura della salute dell’udito deve essere una priorità a tutte le età. Per questo abbiamo realizzato una guida che accompagna le persone con tanti consigli sulla cura della salute uditiva nel quotidiano ma anche con consigli specifici su come affrontare le perdite uditive.
Scarica gratis la tua copia in pdf.
è stato interessante? Lasciaci un commento