Le perdite uditive sono tra i problemi di salute più diffusi, e purtroppo anche tra i più sottovalutati. Questo perché l’abbassamento dell’udito, generalmente, insorge in maniera molto graduale, così da passare inosservato. Spesso la persona interessata è l’ultima a rendersene conto, sono amici e familiari ad accorgersene per primi e a farlo notare. Si rivela dunque molto importante sapere come riconoscere un abbassamento dell’udito e, soprattutto, cosa fare, come intervenire in modo corretto.
Una sensazione comune a tutti coloro che presentano difficoltà ad udire è quella di non riuscire a capire le persone quando parlano, soprattutto se c'è della confusione di rumori di sottofondo oppure ci si parla con la mascherina addosso, senza la possibilità di leggere il labiale.
Sono le voci femminili acute e quelle dei bambini le prime a creare dei problemi, perché vengono percepite come lontani sussurri. Alcuni suoni, poi, come sc o f, si percepiscono male. Sono diversi i segnali che ci avvisano dell’insorgere di una perdita di udito.
Se pensi di riconoscerti in una o più di queste situazioni, fai il test di autovalutazione.
C’è una sola da fare, appena ci si accorge o si ha il dubbio di avere un abbassamento dell’udito: intervenire tempestivamente. Procrastinare potrebbe avere come conseguenza la perdita della memoria uditiva. Cosa significa? Forse non tutti sanno che i suoni che si perdono, con il tempo vengono cancellati dal nostro cervello, così che, se anche dovessimo tornare a sentirli, anche indossando un apparecchio acustico, non sapremmo più riconoscerli. Ecco perché spesso chi indossa un apparecchio dopo tanto tempo di difficoltà, rimane deluso, aspettandosi un miracolo immediato che invece non avviene.
Per riuscire a riconoscere tutti i suoni è necessario un lungo percorso di riabilitazione neurologica. Ecco quindi perché la prima mossa da fare è non perdere tempo e rivolgersi a degli specialisti che sapranno definire l’entità del problema, comprenderne le cause e offrire la soluzione migliore. Tra le varie figure professionali nel settore dell’audiologia, una importante è quella dell’audioprotesista: un professionista sanitario specializzato nell’applicazione, adattamento e controllo degli apparecchi acustici, che opera in collaborazione e su prescrizione di medici, audiologi e otorinolaringoiatri.
La perdita di udito è un processo che non si può invertire e che talvolta è naturale come il trascorrere dell'età.
La forma di prevenzione che possiamo adottare è sicuramente mantenere stili di vita corretti, ma in questo caso soprattutto fare dei controlli.
La prima misura di prevenzione è senza dubbio quella di sottoporsi periodicamente a un controllo dell’udito presso un centro specializzato, a partire dai 50 anni. Questo perché, proprio come accade per gli occhi con la presbiopia (disturbo dell’occhio tipico che compare dopo i 35-40 anni), esiste la presbiacusia, ossia la tendenza dell’orecchio a perdere la sua funzionalità, parallelamente all’avanzare dell’età.
Oltre alle visite di controllo, esistono altre misure di prevenzione, buone abitudini da adottare per proteggere il nostro udito.
Se ti capita di avere difficoltà ad ascoltare e capire chi ti parla in un luogo rumoroso, se per sentire bene la tv devi alzare il volume, non aspettare, affidati alla competenza di un centro audioprotesico. Qui puoi prenotare il tuo controllo gratuito.
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