Cos’è l’ipoacusia trasmissiva? È un problema dell’orecchio che ha come sintomo il “sentire meno”, sentire in modo attenuato o non sentire affatto e come causa un “ostacolo” impedisce alle onde sonore di arrivare a destinazione, cioè di percorrere liberamente tutto l’apparato uditivo e di essere trasmesse al cervello il quale elabora il suono e lo classifica. Cosa succede in questi casi e bisogna portare l’apparecchio acustico?
A seconda delle parti colpite, l’ipoacusia può presentarsi ad un solo orecchio oppure ad entrambe, venendo così definita bilaterale. Un aspetto importante da sapere è che l’ipoacusia può essere anche transitoria a seconda delle cause che la scatenano, quindi avere una ipoacusia non significa necessariamente “essere sordi”.
Per quanto riguarda il trattamento dell’ipoacusia trasmissiva e il recupero della capacità di sentire in modo pieno e soddisfacente, la terapia dipende dalla causa scatenante: si va da interventi di lavaggio fino all’impiego dell’apparecchio acustico. Bisogna quindi capirne innanzitutto la causa.
Abbiamo parlato nell’introduzione di un generico problema dell’orecchio che blocca la normale trasmissione del suono. Quale può essere la causa di questo problema all’orecchio?
Nella migliore delle ipotesi si tratta di un tappo di cerume, il quale è una secrezione naturale grassa che costituisce una difesa dell'orecchio da intrusioni esterne, ma può capitare che si accumuli in eccesso. La cosa peggiore è cercare di rimuoverlo con dei cotton fioc che in realtà non vanno mai inseriti all’interno del canale uditivo e servono solo per pulire l’esterno.
Una volta rimosso, il problema scompare. La rimozione di un tappo va fatta da un medico: solitamente si prescrivono delle gocce specifiche per ammorbidire il tappo e poi verrà effettuato un lavaggio con una ispezione finale per verificare che il condotto sia finalmente libero. Se una volta rimosso il tappo si torna a sentire perfettamente, bene, l’ipoacusia si è risolta. Altrimenti occorre fare ulteriori accertamenti.
Può essere che qualcosa sia entrato nell’orecchio e lo abbia occluso ma è un’eventualità piuttosto rara; in questo caso l’ipoacusia riguarda generalmente un solo orecchio e generalmente si riscontra nei bambini che magari sono più propensi, anche per la curiosità che contraddistingue i più piccoli, a infilare oggetti come piccoli giocattoli, fagioli o chicchi di mais, pezzetti di carta, mattoncini per le costruzioni.
Più raramente capita che si intrufoli qualche insetto. Il medico saprà condurre le operazioni di rimozione in modo da non danneggiare le delicate strutture interne dell’orecchio e una volta estratto il corpo estraneo andrà a verificare che l’apparato uditivo riprenda regolarmente le sue funzioni. Se così non sarà, l’otorino provvederà a prescrivere la terapia più indicata.
L’otite può causare delle secrezioni che si depositano nel condotto e bloccano la trasmissione dei suoni. Normalmente l’otite risponde ai farmaci ma se diventano croniche rischiano di avere un impatto duraturo sulla funzionalità dell’udito e a quel punto sarà necessario intervenire con l’apparecchio acustico.
Le malattie che affliggono l’orecchio possono causare l’interruzione del passaggio delle onde sonore. Ad esempio, l’otosclerosi causa un’eccessiva presenza di osso intorno alla staffa, piccolo ossicino dell’orecchio medio che non è più in grado di stimolare normalmente le strutture vicine. A seconda della patologia, l’otorino sarà in grado di associare terapie farmacologiche o chirurgiche oppure indicare l’adozione di un apparecchio acustico.
Per rispondere alla domanda iniziale dunque, l’impiego dell’apparecchio acustico dipende dai danni che subiscono le strutture dell’orecchio e dalle condizioni di salute delle varie componenti di cui l’orecchio è composto.
Rispetto all’immagine che puoi vedere qui sopra, l’ipoacusia trasmissiva generalmente presenta un problema nel passaggio delle onde sonore dall’orecchio esterno verso l’orecchio medio.
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