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26 febbraio 2021 | 2 MIN.

Test udito: a quale età va fatto un controllo audiometrico

Il test dell’udito, o controllo audiometrico, è tra i controlli da inserire negli screening di salute, soprattutto dopo una certa età. Si tratta di una visita con una prova per verificare la capacità uditiva e rintracciare eventuali perdite in modo precoce.

Le statistiche indicano che una persona su tre, dopo i 60 anni, soffre di ipoacusia, ma il degrado dell’udito comincia almeno 10 anni prima. L’età giusta quindi, per fare un test dell’udito è 50 anni ma molto dipende dall’esposizione al rumore a cui si è sottoposti.

Ad esempio, anche a 30 anni ci possono essere i primi sintomi di un calo uditivo, magari a causa della forte esposizione al rumore in ambito lavorativo o nelle attività del tempo libero (come giardinaggio, bricolage, musica, sport motoristici eccetera).

Anche nel campo dell’udito si sta diffondendo sempre più la filosofia della “diagnosi precoce”. Controllare la propria capacità percettiva è un gesto di prevenzione importante a fronte di un problema profondamente invalidante come la sordità, totale o parziale che sia.

Un nemico di nome “Ipoacusia” 

L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo, che può manifestarsi in una o entrambe le orecchie.

Al di là delle definizioni mediche, però, i disturbi dell’udito e in particolare le sordità medie e profonde hanno un grave impatto sociale sui singoli individui poiché influiscono direttamente sul linguaggio e sulle capacità cognitive con ripercussioni anche nella capacità di lavorare, di relazionarsi con le persone e con i propri familiari. Molto spesso le persone con sordità finiscono per isolarsi dal resto del mondo, abbandonando il lavoro e fuggendo dalle relazioni sociali e personali. Situazioni che possono sfociare poi in un ventaglio di disturbi psicologici tra cui la depressione.

Ecco perché sono fondamentali la prevenzione e la diagnosi precoce.

  • Prevenzione, attraverso l’uso di protezioni quando siamo esposti (soprattutto per lungo tempo) a rumori forti nei luoghi di lavoro o nelle attività del tempo libero
  • Diagnosi tempestiva, effettuando controlli regolari a partire dai 50 anni anche se non si avvertono sintomi, oppure dopo i 30 anni in presenza di sintomi.

Quando fare un controllo audiometrico?

  1. Al superamento dei 50 anni come un normale checkup periodico di salute.
  2. A qualsiasi età, in caso si presenti anche solo uno di questi “segnali”:
    • Alzi spesso il volume della tv, della musica o del cellulare;
    • Percepisci un fischio o un ronzio nelle orecchie o anche da un solo lato;
    • Hai difficoltà a dialogare e comprendere le parole delle persone in mezzo alla confusione o quando ci sono delle musiche di sottofondo, come al ristorante oppure in un ufficio affollato (banche, poste e situazioni analoghe);
    • Ti accorgi di sentire poco le voci dei bambini o quelle femminili acute, come “in lontananza”.

Come fare un test dell’udito: a chi rivolgersi

Dopo aver fatto un’autovalutazione, nel modo che abbiamo descritto al paragrafo precedente, è il momento di rivolgersi a un professionista.

Per la valutazione dell’udito puoi rivolgerti ad un audioprotesista oppure ad un medico audiologo.

Come prossimo passo, ti consiglio questa guida, scritta da esperti che da 30 anni lavorano nel settore aiutando le persone a sentire (e sentirsi) meglio. Scarica gratuitamente il pdf che potrai leggere quando vuoi.

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TOPIC: Test Udito

Scritto da Matteo Gnocco

Laureato in Tecniche Audioprotesische all’università degli Studi di Padova. Insieme al team di tecnici specializzati di CRAI Spa, mi occupo della ricerca e sviluppo di nuovi dispositivi per proteggere l’udito delle persone in ambienti e contesti rumorosi.

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