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Apparecchi acustici "invisibili": aspetto, tecnologie e prezzi

Scritto da Matteo Gnocco | 27 aprile 2021

Cancella rapidamente con un colpo di spugna tutte le immagini degli apparecchi acustici di 15-20 anni fa che affiorano nella tua mente. Gli apparecchi acustici "invisibili" oggi sono una realtà, hanno dimensioni ridottissime e uno stile discreto fatto apposta per non farsi notare; sono anche personalizzabili nel caso si voglia dare un tocco personale.

La piena funzionalità dell’udito è fondamentale per la qualità della vita privata, sociale e professionale e per questo motivo indossare un apparecchio acustico non può e non deve essere visto come un limite.

Tecnologie digitali e ricerca dei materiali hanno dato un’accelerazione alla creazione di modelli sempre più confortevoli, sempre più discreti e sempre più accessoriati. Basti pensare che alcune tipologie di apparecchi consentono di ottimizzare i suoni, correggere i deficit, possono inoltre essere usati come cuffie wireless collegati con Bluetooth e chi li indossa può impostare programmi ad hoc per ascoltare bene la tv.

Vedi qui un approfondimento completo su tutti i tipi di apparecchi acustici.

Come scegliere l’apparecchio acustico

Prima di parlare dei modelli in commercio, va chiarito che sarà l’audioprotesista cioè il professionista che si occupa della calibrazione e della riabilitazione acustica delle persone a proporti la tipologia di apparecchio più adatto a risolvere il tuo tipo di problema.

Lo farà sulla base di specifici parametri tra i quali:

  • Livello della perdita uditiva, perché perdite uditive differenti richiedono modelli e tecnologie diverse.
  • Anatomia dell’orecchio: in base alla conformazione dell’orecchio alcuni condotti uditivi sono molto piccoli e impediscono di applicare un apparecchio acustico ad inserimento nel condotto.
  • Stile di vita: gli ambienti che frequenti, le attività che fai durante il giorno come l’uso di tv e smartphone ma anche l’attività motoria.
  • Manualità di inserimento rispetto alle capacità dell’utilizzatore.
  • Preferenze estetiche di portabilità ma anche di colore e design.
  • Budget a disposizione.

Apparecchi acustici: le tipologie

Esistono diverse tipologie di apparecchi:

  1. Retroauricolari classici, con l’altoparlante all’interno della struttura dell’apparecchio acustico ed il suono che viaggia lungo un tubicino trasparente, che può essere di diverse misure, fino alla membrana timpanica e termina con una cupoletta o, ancor meglio con un auricolare fatto su misura. Ci sono anche i retroauricolari con i ricevitori nel condotto auricolare, solitamente più piccoli dei classici, che vengono mantenuti in sede all’interno del condotto uditivo tramite una cupoletta o, ancor meglio, da un auricolare fatto su misura.
  2. Endoauricolari, che si indossano internamente, sono realizzati sul calco del canale uditivo e “scompaiono” nel condotto uditivo. Hanno la peculiarità di essere molto estetici ed impercettibili.
  3. A conduzione ossea: tutti quegli apparecchi che, tramite un vibratore osseo, trasmettono il suono attraverso le ossa del cranio e vengono impiegati ad esempio per risolvere ipoacusie di tipo trasmissivo.

Quindi quando si parla di apparecchi auricolari "invisibili" ci si riferisce normalmente ai modelli endoauricolari ma come ben si nota dalle immagini anche i modelli più potenti per le sordità più gravi sono veramente poco impattanti sul piano estetico.

Come funzionano gli apparecchi acustici di nuova generazione

L’apparecchio rileva in automatico i suoni presenti nell’ambiente attraverso il ricevitore e li trasmette al timpano tramite un “altoparlante” ricevitore. Qui avviene la regolazione: nell’ambiente infatti non c’è un solo suono ma molte voci e suoni di sottofondo; il parlato ad esempio, deve essere distinto dai rumori di sottofondo che sono meno importanti. In condizioni normali il cervello è in grado di selezionare quali suoni sono più importanti di altri ed esclude i il sottofondo per concentrarsi sull’interlocutore: la stessa cosa fanno gli apparecchi di nuova generazione progettati per svolgere questa selezione indipendentemente dalla direzione da cui provengono i suoni.

Una implementazione tecnologia fondamentale che segna un cambio di passo nella qualità del suono amplificato: in precedenza infatti, chi riceveva i suoni li percepiva tutti “sullo stesso piano” trovandosi in difficoltà a porre attenzione solo ad alcune fonti sonore.

Infine, c’è l’aspetto della connettività: ad oggi esistono apparecchi acustici "invisibili" endoauricolari con “connettività diretta”, ovvero, si possono collegare direttamente ai dispositivi Bluetooth, come gli smartphone per ascoltare musica o telefonate.

 

Prezzi apparecchi acustici: da cosa dipendono

La forbice dei prezzi è vasta e la prima cosa da tenere presente è che, quando si acquista un apparecchio acustico non si acquista solo un oggetto altamente tecnologico ma si avvia un percorso riabilitativo per tornare a sentire e a decifrare i suoni che magari nella nostra mente, dopo lunga assenza, erano stati “dimenticati” dalla memoria sensoriale. Il problema del procrastinare i controlli e dell’aspettare troppo tempo per ricorrere all’apparecchio, infatti, è che senza una valida correzione il cervello dimenticherà progressivamente i suoni perduti. Cancellerà progressivamente dalla memoria il cinguettio degli uccelli, i suoni più acuti come le voci dei bambini o quelle femminili, la suoneria del cellulare, dimenticherà persino alcune lettere dell’alfabeto.

Una volta inserito l’apparecchio acustico i suoni della vita quotidiana bombarderanno il cervello senza che lui sappia classificarli in automatico, come faceva prima della perdita uditiva. Capita che le persone che ritornano a sentire dopo molto tempo si impauriscano al suono dei passi in casa o si infastidiscano del rumore delle pagine che si sfogliano.

Quindi oltre alla tipologia di impianto e alla tecnologia che installa, ciò che fa la differenza è anche la competenza messa in campo nel percorso riabilitativo da parte dell’audioprotesista.

Oltre a questo fattore, i prezzi dipendono anche da:

  • Tipo di circuito integrato;
  • Programmi integrati: gli apparecchi possono integrare dei programmi o delle modalità che possono essere cambiati manualmente o automaticamente;
  • Automatismi come ad esempio la regolazione automatica della direzionalità del microfono, o all’ambiente in cui ci troviamo;
  • Tipo di batteria;
  • Personalizzazioni;
  • Connettività;
  • Accessori a corredo come dispositivi per connettere la TV, per le video-conference eccetera.

Quando si comincia un percorso per la riabilitazione uditiva, è importante affidarsi a mani esperte. Come primo passo, ti consiglio di leggere la guida che trovi qui sotto, in cui si parla di come prendersi cura al meglio della salute delle tue orecchie. Clicca per riceverla gratuitamente al tuo indirizzo email.