Alzare il volume della tv, quello della radio, sentirti come un pesce fuori d’acqua al ristorante o in una riunione aziendale in cui si sovrappongono voci, rumori e commenti: l’abbassamento dell’udito è una situazione che ha cause, sintomi e soluzioni.
Per “abbassamento udito” o calo dell’udito si definisce la diminuzione della capacità di sentire suoni e rumori. Solitamente, un calo uditivo si presenta gradualmente, quasi non ci si fa caso se non per alcuni sintomi:
La prima cosa da sapere è che la perdita uditiva è un fatto comune.
Circa otto milioni di italiani hanno un problema all’udito, cioè una persona su 7 ha una certa misura di disturbo dell’udito; una persona su 6 presenta un problema tale da creare difficoltà nello svolgimento di attività quotidiane, una persona su 10 deve portare un dispositivo per l’udito e più di mezzo milione di persone in Italia fa i conti con una sordità grave e invalidante. Non sei il solo.
La seconda cosa da sapere è che avere un abbassamento dell’udito non significa diventare “sordi” nell’accezione comune del termine. Nella maggioranza dei casi infatti non siamo in una condizione di totale assenza di suoni o rumori ma abbiamo un certo grado di ipoacusia, cioè di riduzione della capacità uditiva e questa riguarda solo alcune frequenze. Più che di sordità, siamo quindi davanti a deficit o disturbi dell’orecchio.
Ci sono forme lievi di disturbo uditivo:
Il periodo che stiamo attraversando, con l’obbligo di indossare la mascherina, ha fatto emergere moltissimi casi di ipoacusia lieve perché l’udito non è più aiutato dagli occhi che leggono il movimento delle labbra e ci rendiamo conto che fatichiamo a seguire i discorsi.
Perché sta succedendo?
L’abbassamento dell’udito ha diverse cause, alcune patologiche, altre legate a esposizioni traumatiche al rumore oppure semplicemente al passare del tempo.
Nella quotidianità, oltre a un naturale processo di invecchiamento dovuto all’età, siamo sempre più “bombardati” da onde sonore in grado di minacciare la buona salute del nostro udito: inquinamento acustico, strumenti come lettori mp3 che accompagnano con le loro cuffiette sia i giovani che gli adulti a volumi dannosi, discoteche che superano di parecchio i limiti consentiti. Anche chi per lavoro o studio fa molte video conferenze o lunghe telefonate commerciali, sempre indossando le cuffiette è esposto a una forma di stress per l’orecchio. Infine, anche l'inquinamento acustico in cui viviamo e che caratterizza soprattutto le aree urbane (pensa ai trasporti, ai cantieri, ecc.) rappresenta un fattore di logoramento per l'apparato uditivo.
Le ragioni che prevalentemente portano a una forma di ipoacusia sono:
La perdita uditiva è purtroppo una conseguenza naturale dell’invecchiamento. Tra i 30 e i 40 anni, le cellule ciliate dell’orecchio interno cominciano a morire senza rigenerarsi.
Tra i 60 e i 65 anni, all’incirca il 30% della popolazione ha una perdita uditiva abbastanza importante da influenzare la capacità di sentire i suoni della vita di tutti i giorni, quali il parlato.
Ecco perché ti avvicini ai 50 anni, anche se ti sembra di essere in ottima salute, dovresti effettuare almeno un controllo audiometrico.
Nella maggior parte dei casi la perdita uditiva spazia dalle difficoltà a sentire i suoni a comprendere il parlato o alla sordità totale. Per circa una persona su dieci, la perdita uditiva raggiunge un punto tale da rendere necessario il ricorso all’apparecchio acustico.
L’esposizione ad un rumore continua o frequente può avvenire sia casa nel tempo libero quanto sul luogo di lavoro.
Alcune occupazioni come ad esempio i lavoratori industriali, musicisti, vigili del fuoco, agenti di polizia, agricoltori e costruttori, richiedono di trascorrere buona parte della giornata lavorativa esposti ad alti livelli di rumore prolungato. Anche chi per lavoro indossa sempre le cuffiette e parla ore al telefono o in video conferenza, come gli agenti di commercio, è in una situazione di esposizione allo stress uditivo.
Tutti noi, nella nostra quotidianità siamo esposti a rumori domestici a causa dell’uso di asciugacapelli, aspirapolvere, lettori MP3, altoparlanti, soffiatori per foglie, tosaerba, attrezzi per il faidate, frequentazione di locali con la musica ad alto volume, lunghi e frequenti viaggi in moto o scooter senza otoprotettori, eccetera.
Malattie, otiti e infezioni dell’orecchio, medicazioni, cause genetiche congenite o ereditarie e, infine, traumi o danni fisici possono essere fattori critici per le perdite uditive.
Il primo step è fare un controllo dell’udito, hai due strade: puoi prenotare una visita specialistica dall’otorino o da un medico audiologo oppure fare un controllo gratuito in un centro specializzato in cui sia presente un audiometrista o audioprotesista.
L’audioprotesista è il professionista sanitario (laureato e iscritto all’albo nazionale) specializzato nella correzione della perdita dell’udito e nell’applicazione, adattamento e controllo degli apparecchi acustici. Da professionista dell’udito, l’audioprotesista è impegnato in attività di prevenzione dei disturbi uditivi, opera in sinergia con medici otorinolaringoiatri o audiologi e infine provvede all’applicazione delle protesi acustiche e alla riabilitazione e assistenza.
Vi sono varie figure professionali nel settore dell’audiologia alle quali ci si può rivolgere per un aiuto in caso di perdita uditiva.
L’abbassamento dell’udito può derivare da un tappo di cerume, dalle complicazioni di un’infezione, da un’infiammazione oppure da quel naturale, lento e subdolo processo neurodegenerativo che si riesce ad avvertire solo quando arriva a provocarti disagio e isolamento sociale.
Un semplice controllo gratuito di pochi minuti ti consentirà di liberarti dal dubbio, capire se c’è un problema e risolverlo.
Se all’esito del controllo emerge una perdita, ricorda che l’apparecchio acustico non è la fine del mondo. Se nella tua mente ti stai prefigurando i grossi e antiestetici apparecchi che fino a 15 anni fa indossavano gli anziani, devi sapere che oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e che gli apparecchi oggi sono invisibili.
Guarda questa foto, non diresti assolutamente che questa persona indossa un apparecchio acustico.
La cosa più importante è intervenire prima di perdere la memoria uditiva, cioè prima di perdere quell’insieme di meccanismi complessi che fanno sì che tu riconosca i suoni e i rumori. Non aspettare che suoni importanti (come le lettere dell’alfabeto) vengano definitivamente cancellati dalla tua memoria. È importante iniziare a prendere consapevolezza di come funziona l’udito e come puoi iniziare a sentire meglio. Per farlo, scarica la guida gratuita realizzata da esperti, da leggere quando vuoi anche sul telefono.